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Per la prima volta un gruppo di scrittori torinesi si unisce per tentare un inedito esperimento culturale e narrativo: raccontare i cambiamenti della propria città attraverso il romanzo giallo-noir. Infatti, come sostiene lo scrittore inglese Jake Arnott, «Il noir riflette la società come se fosse uno specchio rotto. Riflette a pezzi. Mostra la società attraverso frammenti. Perché è l’unico modo in cui si può descrivere la società. La società non è una fotografia, è molte cose diverse insieme».

 

Di conseguenza è sbagliato tentare di riproporre la Torino magistralmente descritta quarant’anni fa da Fruttero e Lucentini: quella città non c’è più, come non ci sono più i due autori, considerati a ragione i “fondatori” del genere giallo-noir subalpino. Occorrono nuovi linguaggi, nuovi soggetti, nuove chiavi interpretative. I dodici autori di Torinoir intendono promuovere la narrativa gialla e noir in tutte le sue componenti letterarie e di genere, senza preclusioni formali, con l’intento di esplorare i registri lessicali, le fisionomie sociali, i costumi urbani e le scabrosità individuali attraverso la lente prismatica offerta da voci autonome, stili asimmetrici, sensibilità differenti e sguardi convergenti.

 

I primi passi sono stati la condivisione di un Manifesto, la creazione  di un sito internet (http://www.torinoir.altervista.org), di una pagina Facebook e di un profilo Twitter  per dialogare con il vasto pubblico dei lettori e degli appassionati del genere. Seguiranno altre iniziative pubbliche (presentazioni di libri, eventi collettivi al Salone del Libro e al salone Off) e la stesura di una antologia di racconti sulla Torino “nera” contemporanea.

 

TORINOIR è:

 

Rocco Ballacchino  Giorgio Ballario  Fabio Beccacini  Maurizio Blini   Marco G. Di BenedettoPatrizia Durante  Claudio Giacchino  Fabio Girelli    Andrea Monticone  Enrico Pandiani       Luca Rinarelli  Massimo Tallone

Il manifesto di Torinoir

 

I – Non scriviamo solo storie di intrighi o delitti, ma di uomini e donne, di vivi e di morti, di società passata, presente e futura.

 

II – Siamo per la contaminazione tra le differenti forme espressive, senza alcuna preclusione né snobismo.

 

III – Viviamo nel mondo e nella rete, non demonizziamo la contemporaneità digitale né la idolatriamo: la usiamo.

 

IV – Ci uniamo per incontrarci, confrontarci e scontrarci con chiunque. Meglio ancora condividendo un buon bicchiere di vino o di birra. Ci uniamo perché insieme siamo unici.

 

V – In tutti i modi, leciti e non, vogliamo far crescere il PIL: Principio di Interesse Librario.

 

VI – Invaderemo con le nostre parole librerie, biblioteche, centri culturali, computer, osterie e sagre di paese.

 

VII – Il lavoro creativo non deve sfuggire al principio “dell’idraulico”: prestazione = compenso. Quindi MORTE ALL’EDITORIA A PAGAMENTO (AUTOFINANZIATA).

 

VIII – Scriviamo da torinesi, di Torino e dei torinesi, soprattutto della Torino di oggi, lontana dai soliti consumati stereotipi letterari. A volte ci piace andare oltre confine.

 

IX – Il mondo è cambiato, la nostra città pure. Se non ve ne siete accorti, Fruttero & Lucentini sono morti.

TORINOIR

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